Tutto quello che c’è da valutare prima di chiedere un prestito

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Prima di chiedere un prestito è bene fare delle attente valutazioni, giacché il mercato del credito propone numerose opportunità di finanziamento. Sono diversi gli aspetti da valutare, sia in ambito generale che legati specificamente alle proprie esigenze e alla situazione economica personale. In questa guida dedicata all’argomento vogliamo analizzare in dettaglio tutto quello che c’è da valutare prima di richiedere un prestito personale, come trovare le offerte migliori, analizzare i vari costi legati all’erogazione del finanziamento, scegliere il piano di ammortamento ideale. Vediamo allora quali sono gli aspetti principali di un finanziamento e imparare così a scegliere il miglior prestito per le proprie necessità, realizzando progetti di vita o affrontando più serenamente spese impreviste.

Le condizioni di un prestito

Che cos’è di fatto un prestito personale? Si tratta di una tipologia di finanziamento libera, ossia non finalizzata all’acquisto di un determinato bene e/o servizio, in modo da poter disporre di una somma di denaro. Questo denaro viene richiesto a un istituto di credito che può essere

  • Una banca
  • Una società finanziaria

La banca è un ente che propone numerosi servizi come ben sappiamo, ma rispetto a una società finanziaria ha tendenzialmente meno flessibilità negli strumenti di finanziamento. In base alle proprie esigenze personali ci si può rivolgere indifferentemente all’una o l’altra tipologia di istituto di credito: in entrambi i casi comunque il capitale ricevuto dovrà essere rimborsato in un determinato periodo di tempo con l’aggiunta di interessi.

I costi di un finanziamento

Quando analizziamo una proposta di finanziamento dobbiamo valutare in buona sostanza le condizioni economiche proposte, che sono riassunte in due valori numeri percentuali. Sono i tassi di interesse applicati al capitale erogato dalla banca o finanziaria,  e che prendono il nome di

  • TAN
  • TAEG

Scopriamo più da vicino cosa significano queste due sigle.

TAN

L’acronimo TAN sta per Tasso Annuo Nominale, ed esprime in percentuale su base annua gli interessi relativi al prestito. In genere le società finanziarie che offrono prestiti personali lasciano il TAN fisso per tutto il periodo di rimborso, quindi è un valore che ci permette di comprendere quanto andremo a pagare più di interessi sul capitale ricevuto. Riassumendo,

questo valore rappresenta il tasso fisso del finanziamento circa gli interessi dovuti all’istituto di credito, un tasso che viene applicato all’importo lordo del finanziamento, e che viene quindi utilizzato per determinare il valore della quota interessi e quota capitale di ognuna delle singole rate di rimborso che il titolare del finanziamento dovrà pagare, fino alla completa estinzione del debito contratto.

TAEG

Ma il TAN non comprende tutti gli oneri accessori legati all’erogazione del finanziamento. Per questo esiste un altro valore percentuale che è il TAEG, che rappresenta come da sigla il Tasso Annuo effettivo Globale. Questo indice non comprende solo il TAN stesso, ma tutte quelle voci che fanno a formare il costo complessivo del finanziamento, calcolato su base annua in relazione alla durata del finanziamento ed alla periodicità delle rate. Possono rientrare nel TAEG le seguenti voci:

  • Imposta di bollo
  • Spese di apertura pratica
  • Spese di gestione pratica
  • Spese di incasso rata
  • Commissioni
  • Oneri accessori per attività di intermediazione svolta da un terzo

e più in generale qualsivoglia altra spesa contrattualmente prevista e connessa con l’operazione di finanziamento. Queste spese possono essere caricate interamente sul cliente, oppure in parte azzerate, e questo determina il valore del TAEG, il quale più è basso rispetto alla concorrenza e maggiore risulta essere la sua convenienza.

Il costo dell’assicurazione

Tra i costi a carico del cliente, e che spesso non viene compreso nel TAEG, essendo conteggiato a parte, vi è quello della polizza assicurativa sul finanziamento. Specifichiamo che si tratta di una copertura facoltativa per la gran parte dei soggetti, infatti l’obbligo vige solo per i pensionati o per altre determinate categorie di utenti i specifiche situazioni.

Il costo dell’assicurazione può essere anche molto oneroso, e il suo pagamento avviene tramite un esborso unico all’inizio dell’ammortamento, o dilazionato nella rata di ammortamento del debito. Esso presenta tuttavia il vantaggio di coprire ogni fattispecie possa pregiudicare il rimborso del capitale e degli interessi dovuti, dalla malattia alla perdita di lavoro, tutelando anche gli eredi in caso di decesso anticipato.

Il piano di ammortamento

L’altro aspetto determinante quando si vuole scegliere un prodotto finanziario è il cosiddetto piano di ammortamento. Si tratta molto semplicemente un piano rateale per poter dilazionare il rimborso del debito (capitale + interessi) nel corso di un certo tempo: sebbene le scadenze delle singole rate possono variare in base all’istituto e al tipo di strumento finanziario, in genere il pagamento avviene ogni mese.

Essendo il finanziamento a tasso fisso, la rata è costante per tutta la durata dell’ammortamento, e il medesimo importo è costituto da una quota capitale e una quota interessi che mutano nel tempo. In genere banche e finanziarie tendono a ricevere prima la parte di interessi, mentre nel corso dell’ammortamento cresce fino a diventare predominante la quota capitale. Il piano rateale è a scelta del cliente fra le opzioni disponibili, in genere si va da un minimo di 12 mesi fino a un massimo di 120 mesi, in base anche al capitale richiesto.

Gli elementi del contratto

Molto importante è valutare la presenza di tutti gli elementi del contratto di finanziamento prima di sottoscriverlo. La legge sulla trasparenza bancaria afferma che devono essere riportata in forma chiara ed esplicita i seguenti elementi:

  • La tipologia del finanziamento
  • L’ammontare del prestito e le modalità del finanziamento
  • Il piano di ammortamento comprendente il numero, gli importi e la scadenza delle rate
  • Il Tasso Annuo Nominale (TAN)
  • Il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), comprensivo di interessi e oneri accessori
  • L’importo e la causale degli oneri esclusi dal calcolo del TAEG
  • Le eventuali garanzie richieste
  • Le eventuali coperture assicurative richieste

Come trovare offerte di finanziamento

Per valutare tutti questi aspetti essenziali di un prestito, prima di inviare domanda presso una finanziaria è bene sfruttare gli strumenti che la Rete ci mette a disposizione per trovare le migliori offerte di finanziamento sul mercato in un dato momento. I comparatori on line sono siti specializzati in materia finanziaria che

permettono di confrontare in tempo reale le proposte più allettanti, valutando quindi tassi di interesse, piani di ammortamento, tempistiche di erogazione e quant’altro, in modo da poter selezionare quelle che ci convincono di più. Successivamente possiamo richiedere preventivi gratuiti agli istituti di credito prescelti tramite il loro sito ufficiale, che ci verranno inviati alla casella e-mail indicata senza alcun obbligo di sottoscrizione.

Usare i simulatori rata

Sia nei siti finanziari generici che in quelli specifici di singole banche e /o finanziarie è possibile trovare un altro strumento molto utile, ovvero il simulatore per il calcolo rata. Conoscendo i tassi di interesse, se non già inseriti in automatico, possiamo sapere quanto andremo a pagare di rata mensile di ammortamento inserendo l’importo del capitale richiesto e il numero di rate.

Va specificato che si tratta di un risultato approssimativo, ma abbastanza fedele di quanto andremo effettivamente a pagare. I tassi di interesse riportati in un prospetto informativo potrebbero comunque subire delle oscillazioni in base a quanto emerge in fase istruttoria della domanda di finanziamento, ma può in ogni caso darci una valutazione per trovare la rata più sostenibile per le nostre finanze.

Quale prestito scegliere?

Abbiamo parlato in generale di prestito personale, ma invero esistono numerosi prodotti differenziati sotto vari aspetti cruciali come

  • Importo richiedibile
  • Numero di rate selezionabili
  • Opzioni di flessibilità per personalizzare l’ammortamento (salto rata, modifica importo, ecc.)
  • Tempistiche di erogazione
  • Modalità di pagamento

Si va quindi dai piccoli prestiti erogati in 48 ore per chi deve affrontare una spesa imprevista ed urgente, alla cessione del quinto per dipendenti e pensionati che consente di affrontare più serenamente l’ammortamento mediante la trattenuta diretta della rata sullo stipendio o l’assegno previdenziale, fino a strumenti particolari come il consolidamento debiti per riunire più finanziamenti in corso in un’unica rata di rimborso, e ottenere anche liquidità aggiuntiva. Ad ognuno quindi il suo prestito personale, ma l’unica considerazione generale che possiamo sottolineare è quella che i prestiti on line risultano più veloci e meno costosi, adatti soprattutto per chi ha buona dimestichezza con gli strumenti di comunicazione digitale.