Chiedere un prestito: con o senza garante? Guida al confronto, differenze, caratteristiche

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Quando si va a chiedere un prestito personale presso una banca o una finanziaria si sottoscrive un finanziamento a firma singola, ossia non è richiesto alcun soggetto terzo come garante, come ad esempio il coniuge. Tuttavia vi sono delle situazioni in cui è necessario dover ricorrere a un prestito con garante, nel momento in cui non si hanno i requisiti sufficienti per l’accesso al credito. In questa guida dedicata all’argomento vogliamo analizzare in dettaglio caratteristiche e differenze fra queste due fattispecie, e quando conviene fare domanda di prestito con o senza garante sin da subito, in modo da non vedersi respinta la richiesta e dover attendere 30 giorno prima di avanzarla nuovamente.

Quando serve un garante

Gli istituti di credito offrono l’opportunità di ottenere prestiti personali con garante ogni qual volta si rende necessaria la presenza di un soggetto terzo che assicuri il rimborso del finanziamento lungo tutta la durata dell’ammortamento. Quando è necessario ricorrere al garante? Nel momento in cui il titolare del finanziamento non può soddisfare uno o entrambi i requisiti di accesso al credito, che ricordiamo essere:

  • La presenza di un reddito solido dimostrabile
  • Una reputazione creditizia affidabile

Pertanto devono ricorrere al prestito con garante disoccupati, lavoratori precari e in generale tutti coloro che non hanno un reddito annuo sufficiente a soddisfare l’ammortamento del debito nel tempo per l’importo richiesto. Ma altresì il garante si rende indispensabile quando il richiedente figura nella lista dei protestati e dei cattivi pagatori, a causa di disguidi finanziari precedenti, oppure ancora può essere richiesto quando egli non ha mai chiesto prima un finanziamento, e pertanto la società finanziaria non può stabilirne l’affidabilità creditizia.

Qual è il ruolo del garante

Qual è il ruolo del garante dal punto di vista pratico? Invero egli non partecipa attivamente al rimborso del finanziamento se tutto va come deve andare, ossia il titolare del finanziamento paga puntualmente ogni scadenza prevista. Come dice il nome stesso, il garante offre il suo reddito e la sua reputazione in vece del titolare del credito, tutelando così l’istituto finanziario dal rischio insolvenza. I sintesi il ruolo del garante consiste in

  • Offrire la sicurezza che il richiedente ripagherà il suo debito
  • Rassicurare l’ente finanziario sul rimborso del capitale e degli interessi pattuiti
  • Assumersi l’onere di ripagare il dovuto ove il richiedente non riesca a farlo

Dunque il garante diventa parte attiva rimborsando le rate di ammortamento solo nel momento in cui l’intestatario del finanziamento non fosse in grado di farlo. Si tratta di quella che tecnicamente nel linguaggio bancario viene definita fideiussione, ovvero una “garanzia di carattere personale mediante la quale un soggetto, il fideiussore, si obbliga nei confronti del creditore a soddisfare in via accessoria l’obbligazione assunta da altri“. Ecco perché di solito il garante è un congiunto o un parente stretto del richiedente, poiché vi deve essere una grande fiducia reciproca.

Documentazione e requisiti

Quando richiediamo un prestito personale standard inviamo la nostra documentazione personale e di reddito (busta paga, 730/Unico o cedolino pensione), l’istituto di credito avvia la fase istruttoria, e se è tutto ok viene sottoscritto il contratto di finanziamento e il capitale erogato. Come funziona il prestito con garante? In questo caso è necessaria documentazione aggiuntiva, non solo circa la propria situazione patrimoniale ma offrendo la documentazione personale e reddituale anche di un soggetto terzo che fungerà da garante. Per poter assolvere al suo ruolo di garante il soggetto terzo deve soddisfare determinati requisiti, come:

  • Avere un reddito sufficientemente elevato per rimborsare il debito
  • Non avere altri debiti e/o finanziamenti in corso
  • Non essere iscritto alla lista dei cattivi pagatori
  • Avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o essere libero professionista nel medesimo campo da almeno 6 mesi
  • Non essere pensionato o prossimo alla pensione

I criteri sono alquanto stringenti anche perché, nel caso in cui egli non riesca a far fronte al debito altrui, verrebbe a sua volta segnalato alla Centrale Rischi bancaria come cattivo pagatore.

Prestiti con garante, chi può richiederli

I prestiti con garante sono potenzialmente aperti a qualunque categoria di soggetti, ma ve ne sono alcune che più di altre hanno tale opzione come l’unica concreta o quasi per ottenere credito. In particolare possono accedere a prestiti con garante:

  • Lavoratori precari
  • Lavoratori senza busta paga
  • Apprendisti
  • Disoccupati
  • Giovani
  • Cattivi pagatori

Soprattutto se l’importo richiesto è un piccolo prestito, una cifra non superiore a poche migliaia di euro, il prestito con garante viene concesso senza particolari problemi. In caso di importi più elevati invece la banca o la finanziaria potrebbe richiedere che il garante funga da vero e proprio coobbligato insieme a garanzie ulteriori, come ad esempio un’eventuale ipoteca su un immobile di proprietà. Non è un caso che diversi istituti di credito pongano un tetto agli importi richiedibili come prestiti con garante, in genere non oltre i 5.000 o 10.000 euro.

I tassi di interesse

Fermo restando che il prestito con garante spesso è più una necessità che un’opzione, abbiamo voluto fare un confronto sui tassi di interesse tra i prestiti con o senza garante, per accertare quale sia più conveniente. Quando parliamo di tassi di interesse al plurale ci riferiamo a

  • TAN (Tasso Annuo Nominale) – Valore percentuale solitamente fisso per tutta la durata dell’ammortamento che indica gli interessi applicati al credito erogato
  • TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) – Valore percentuale che rappresenta tutte le spese e gli oneri collegati al finanziamento erogato e caricati sulla rata di ammortamento

Ebbene, monitorando on line il mercato del credito attraverso i comparatori abbiamo visto che mediamente i due tassi hanno un paio di punti percentuali in più nei prestiti con garante, tuttavia vi sono sfumature differenti. Sicuramente i meno avvantaggiati sono i cattivi pagatori, che vedono naturalmente un rialzo dei tassi di interesse, ma alcune categorie e tipologie di prodotto, come i prestiti per giovani e i piccoli prestiti in genere hanno TAN e TAEG molto allettanti.

Conclusioni

E allora cosa conviene, chiedere un prestito con o senza garante? Escludendo le categorie più svantaggiate come i cattivi pagatori che non hanno molte opportunità di finanziamento, in genere chi ha un reddito solido come una busta paga può avvantaggiarsi di prodotti finanziari a tassi agevolati come la cessione del quinto, senza dover ricorrere a un garante terzo.

Ma chi è under 30, magari con un lavoro ancora precario oppure un soggetto che non ha uno storico finanziamenti precedenti essendo alla prima richiesta, potrebbe trovare opportunità di finanziamenti con garante molto convenienti. Noi suggeriamo di richiedere più preventivi prima di accordarsi con un determinato istituto di credito, in modo da poter valutare il prospetto finanziario più convincente, avendo comunque l’accortezza di scegliere un garante terzo davvero solido e affidabile per non vedersi respinta la richiesta di finanziamento.