A chi e come chiedere un prestito: requisiti, documenti, richiesta e fasi

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A chi e come chiedere un prestito? Possono sembrare domande banali, ma per chi non ha mai avuto a che fare con il mondo della finanza, ed ora ha bisogno di una somma di denaro per realizzare un progetto di vita o per far fronte a una spesa imprevista e urgente, sono assolutamente lecite e giustificabili. Per questo motivo oggi vogliamo proporvi una guida passo dopo passo per neofiti, in modo che qualsiasi utente possa richiedere un prestito conoscendo tutte le fasi che portano dalla scelta della finanziaria all’erogazione del denaro, con qualche piccolo trucco e suggerimento per essere certi di avere un assenso alla domanda di finanziamento.

Trovare la finanziaria on line

Il primo passo è trovare l’ente erogatore giusto per le proprie necessità. Non bisogna accontentarsi della propria banca o della finanziaria vicino casa, poiché potrebbero proporre condizioni peggiori di altre: grazie a siti specializzati che fungono da comparatori on line possiamo scoprire quali sono le migliori offerte di prestito sul mercato, e possiamo anche inviare domanda di finanziamento via web risparmiando tempo e denaro.

Benché vengano spesso associate insieme, specifichiamo che banca e finanziaria non sono esattamente la stessa cosa, seppur entrambe eroghino prestiti alla cittadinanza. Un istituto di credito bancario infatti offre una molteplicità di servizi, di cui i prestiti rappresentano solo un aspetto limitato, per cui potrebbe avere una minore flessibilità su prodotto e condizioni di finanziamento rispetto a una società finanziaria specializzata, che invece si occupa in via esclusiva di tali operazioni di credito.

Il consiglio è di scegliere 4 o 5 offerte che ci sembrano valide attraverso la comparazione di proposte finanziarie, e richiedere un preventivo gratuito compilando un semplice form di contatto sui loro siti internet. Si riceverà il prospetto finanziario sulla propria casella mail in genere entro le 24 ore dall’invio, senza alcun obbligo di sottoscrizione per il richiedente.

Come scegliere l’offerta giusta?

Sì, ora sappiamo a chi chiedere un finanziamento, ma vi starete chiedendo: come facciamo a capire se un’offerte di finanziamento è conveniente? Quando consultiamo i comparatori on line vengono riportate alcune info utili in merito. Alcune di queste informazioni hanno una valenza più “soggettiva”, ad esempio il massimo capitale richiedibile, oppure le tempistiche di erogazione, o ancora il numero di rate attraverso cui possono restituire il debito, tutte cose che possono andare variamente incontro alle mie necessità personali. Ma un aspetto che ha senza dubbio valore “oggettivo” sono i tassi di interesse applicati: ci riferiamo a

  • TAN (Tasso Annuo Nominale) – Un valore percentuale che indica gli interessi applicati al capitale erogato
  • TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) – Un valore percentuale che indica tutte le spese correlate all’erogazione del prestito

Più sono bassi questi due valori al confronto, maggiormente risulta vantaggiosa l’offerta di finanziamento. Il tasso di interesse per un prestito personale è fisso per tutta la durata del rimborso, per cui possiamo sapere quanto dovremo restituire in più alla finanziaria oltre al capitale imprestato. Tuttavia per il confronto prestiti è più importante conoscere il TAEG, poiché in esso sono riportati non solo gli interessi, ma anche commissioni, oneri  e spese varie a carico del beneficiario del prestito.

Importante: TAN e TAEG per legge devono essere sempre riportati sia nei prospetti preliminari che nei contratti di finanziamento, se doveste imbattervi in proposte finanziarie in cui tali informazioni sono mancanti o lacunose è meglio lasciar perdere poiché potrebbero essere potenziali truffe.

Requisiti di accesso al credito

Istituti di credito e società finanziarie non erogano prestiti a chiunque, ma è necessario soddisfare determinati requisiti di accesso, in base alle politiche di rischio del singolo ente finanziatore. In linea generale sono due i requisiti fondamentali, ovvero

  • Reddito solido dimostrabile che permetta di comprendere se il richiedente è in grado di restituire nel tempo il finanziamento erogato
  • Affidabilità creditizia comprovata per cui non risultano segnalazioni come cattivo pagatore nei database dei circuiti bancari

Può capitare che chi è al primo finanziamento richiesto nella sua vita possa vedersi rifiutato il prestito: in assenza di informazioni pregresse molte banche potrebbero infatti avanzare un diniego in nome delle proprie politiche di rischio insolvenza. Come evitare che il prestito venga rifiutato? Se siete alla prima richiesta non chiedete un importo troppo elevato: quando il capitale è abbastanza contenuto è assai più facile che venga erogato senza problemi, avendo un buon reddito da lavoro da offrire.

Invio documentazione

Fatte tutte le scremature del caso, siamo adesso pronti per inviare la documentazione necessaria alla singola società finanziaria, in modo che essa possa avviare la fase istruttoria, in cui l’istituto di credito valuta se la domanda di prestito del richiedente soddisfi i requisiti sopra richiesti. La documentazione prevede certificazioni personali quali carta di identità e codice fiscale, con l’aggiunta del permesso di soggiorno per i cittadini extracomunitari. E poi servono i documenti di reddito, che possono essere

  • Ultime due buste paga per i lavoratori dipendenti pubblici e privati
  • 730 o Modello Unico per lavoratori autonomi e liberi professionisti
  • Cedolino dell’assegno previdenziale per i pensionati

Talora viene richiesta in aggiunta anche una bolletta intestata per un’utenza qualsiasi. Questa fase di valutazione ha un tempo variabile in base al tipo di prodotto richiesto, l’importo del capitale, e altri fattori, ma in media per ricevere una risposta si va dalle 48 ore alle due settimane dalla consegna dei documenti. Ove mai dovessero emergere delle problematiche legate ai requisiti di accesso, per evitare che possa essere respinta la domanda è possibile che si possa chiedere il prestito attraverso un garante terzo che tuteli la banca o la finanziaria dal rischio insolvenza, il quale abbia i requisiti richiesti in vece del beneficiario del finanziamento.

Piano di ammortamento

Una volta ottenuto il capitale bisogna provvedere alla restituzione mediante un piano di ammortamento di durata variabile, in media si va da un minimo di 12 mesi a un massimo di 120 mesi. Tendenzialmente infatti le rate hanno una scadenza fissa mensile, sebbene possono esserci anche limiti temporali diversi, trimestrali o semestrali, ma sono più rari. Ogni rata

ha un importo fisso, la cui composizione varia però nel tempo. All’inizio dell’ammortamento si paga una quota di interesse maggiore che poi decresce nel tempo, mentre la quota capitale fa il percorso opposto, minore all’inizio e maggiore alla fine del piano di rimborso. Questo avviene perché l’istituto erogante vuole avere il prima possibile la parte di interessi che rappresenta il proprio guadagno netto.

Per qualsiasi tipologia di prestito richiesto, è sempre possibile richiedere se si vuole l’estinzione anticipata, che per legge permette all’utente di restituire il debito residuo pagando al massimo alla banca una penale che non può superare l’1 per cento del totale ancora da rimborsare.

La sottoscrizione del contratto

L’ultimo passaggio formale prima di ottenere il capitale sul proprio conto corrente riguarda la sottoscrizione del contratto, che può avvenire fisicamente in sede oppure on line laddove consentito, mediante firma digitale avente valore legale equivalente. Ricordiamo che il prestito personale è un prestito non finalizzato, per cui il beneficiario è libero di utilizzare il denaro come meglio crede, e non necessita alcun giustificativo di spesa. Gli elementi del contratto da firmare che devono essere presenti sono

  • La tipologia del finanziamento
  • L’ammontare del prestito
  • Le modalità del finanziamento
  • Il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate
  • Il Tasso Annuo Nominale (TAN) che indica gli interessi
  • Il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), che comprende gli interessi e gli oneri accessori
  • Il dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere eventualmente modificato
  • L’importo e la causale degli oneri che sono esclusi dal calcolo del TAEG
  • Le eventuali garanzie richieste
  • Le eventuali coperture assicurative richieste e non incluse nel calcolo del TAEG