Come chiedere un prestito con piano di ammortamento: calcolo, informazioni utili, dettagli

746

Indice dei contenuti

Il prestito personale e le sue condizioni

Per richiedere un prestito personale dobbiamo possedere alcuni requisiti importanti come ad esempio la busta paga, ma non sempre, cedolini della pensione se siamo pensionati, tessera sanitaria, documento in corso di validità e così via.

Tra i requisiti per ottenere l’accettazione di un prestito personale, abbiamo anche il requisito dell’età. Infatti molte banche non consentono di concedere un prestito a coloro che hanno più di 75 anni, anche se ci sono delle eccezioni. Inoltre bisogna sempre aver raggiunto la maggior età. Per quanto concerne un’eccezione del massimo dell’età prevista, esisteva qualche anno fa il prestito Inpdap, ricaduto ora sotto l’egida dell’Inps dopo accorpamento degli enti previdenziali, il quale estendeva come età massima al termine del prestito fino ai 90 anni.

  • Ora in che modo ci si comporta?

Ogni istituto sceglie liberamente l’età massima finanziabile, in base alle proprie politiche, in base pure ad un aumento evidente delle aspettative di vita. Infatti anche se l’anzianità continua ad essere considerata dalle banche un fattore di rischio, non una garanzia, con conseguente aumento dei tassi di interesse applicati, grazie alla formula della cessione del quinto, e alla polizza assicurativa obbligatoria, questo limite può essere prolungato. C’è comunque sia da sottolineare che è necessario sempre informarsi bene presso ogni finanziaria circa le politiche di rischio collegate all’età. Basta accedere ai siti delle varie banche e navigare un po’ per capire bene come funziona, si consiglia di andare a vedere l’area dedicata ai finanziamenti e ai requisiti. Si ricorda inoltre che per richiedere un prestito, qualsiasi età noi abbiamo, bisogna aver aperto con quella banca già un conto corrente. Infatti è qui che verrà erogato il prestito, una volta che è stato accettato.

Oltre i 75 anni: caratteristiche della polizza assicurativa

Chiaramente nel prestito ai pensionati con cessione del quinto gioca un ruolo principale per accedere al credito, la polizza assicurativa sulla vita, questo perché il decesso con la trasmissione del debito agli eredi può essere sempre alle porte. Infatti spesso l’assicurazione risulta obbligatoria, questa tutela tanto la banca quanto gli eredi del beneficiario in caso di decesso. Tuttavia l’assicurazione ha un peso ovviamente sul costo del finanziamento, in particolare quando a richiedere il prestito sono dei pensionati che hanno superato i 75 anni.

  • Il costo della polizza assicurativa come si calcola?

La cifra, per intenderci, sarà proporzionale all’età del richiedente, e da qui avremo un Taeg di valore sempre più elevato. Si consiglia perciò, prima di stringere un contratto, di confrontare più preventivi richiedendo proprio informazioni a riguardo alle diverse banche. Ogni banca comunque sia segue le proprie politiche, alcune risultano in tal caso più rigide mentre altre più flessibili.

Risulta cosa possibile calcolare l’età massima accettabile per un prestito?

Non è possibile realmente capire quale possa essere il numero massimo di età, in quanto ogni banca come già detto può gestire la cosa in modo personale per così dire. Generalmente però il limite di età rimane quello dei 75 anni, ma in alcuni casi si può arrivare anche a prestiti concessi a chi ha 90 anni. Abbiamo la modalità di cessione del quinto, che assicura maggiori garanzie alla nostra banca, come anche nel caso della polizza assicurativa.

Le peculiarità del prestito a fondo perduto

Solitamente per coloro che sono giovani ragazzi, c’è la possibilità di accedere ad un prestito molto interessante, si tratta del prestito a fondo perduto. Questa cifra serve per l’avvio di un’attività, ma ad una condizione: una percentuale della somma che gli è stata concessa non dovrà essere restituita alla banca, questo perché verrà “pagata” dall’ente regionale o con i fondi europei o statali messi a disposizione.

Questa tipologia di prestito senza garanzie per giovani è destinata quindi a coloro che hanno il desiderio di avviare un’impresa o attività commerciale, ma non possiedono né i fondi sufficienti né una busta paga.
Anche per ottenere questo finanziamento ci sono delle garanzie e requisiti da possedere, come anche i limiti di età:

Età compresa tra i 18 e i 35 anni;
Non bisogna essere già soci o titolari di una società;
Possiamo avere la partita IVA aperta, alla condizione che sia stata aperta non più di 6 mesi prima della richiesta e che non sia movimentata;
Avere la caratteristiche di essere disoccupati;
Si deve poter presentare un progetto e piano di business, che mostri e spieghi bene il tipo di attività che si vuole avviare;
Con il finanziamento si può avviare uno studio professionale, un’azienda, un franchising, una Start Up, un’attività commerciale, un’azienda agricola.

Quali sono i vantaggi del prestito a fondo perduto?

Un vantaggio consistente di questo tipo di finanziamento non è dato solo dal “fondo perduto”, ma anche dalla possibilità di accesso a tassi d’interesse pari a 0 oppure agevolati. Inoltre, in base al tipo di bando al quale si decide di partecipare è possibile che venga richiesto di incominciare a rimborsare il prestito dopo 12 mesi dall’avvio dell’attività.

Per quanto riguarda la somma alla quale si può accedere, questa dipende dal tipo di progetto che si vuole mettere in pratica, e dal bando al quale vogliamo partecipare. Generalmente parliamo ci cifre che vanno da circa 10 mila euro sino a più di 500 mila euro più o meno.

Cosa sapere sul  piano di ammortamento: definizione e modalità

Solitamente si usa questa espressione per parlare in riferimento al mutuo, ad esempio si intende il piano di pagamento che suddivide il debito in varie rate, al termine delle quali il debito sarà estinto completamente.

Le rate del mutuo sono costituite da una quota capitale e una quota di interesse: la prima è stabilita in un certo senso, dal frazionamento della quantità di denaro richiesta in prestito, la seconda invece è data dalla redistribuzione del tasso di interesse  legato al prestito stesso, disteso per tutta la durata dell’ammortamento. Esistono diverse tipologie di ammortamento mutuo, che vedremo tra poco in modo dettagliato.

Tipologie di ammortamento mutuo e considerazioni

Le principali tipologie di piano di ammortamento mutuo, il loro funzionamento e i vantaggi che ne derivano sono i seguenti:

Tasso di ammortamento alla francese: questo è molto diffuso in Italia e può essere applicata sia ai mutui a tasso fisso che ai mutui a tasso variabile. Risulta principalmente caratterizzato dal fatto che sulle rate c’è un maggior impatto della quota interessi, anche se negli ultimi anni sembra pesare di più la quota capitale. Per quanto concerne i vantaggi che possiamo trovare con questo piano di ammortamento: rata costante per tutta la durata del piano di estinzione del mutuo.

Piano di ammortamento italiano: esso prevede, nel proprio funzionamento, rate del mutuo decrescenti formate in particolare da una quota capitale fissa, durante il piano di per rimborsare la somma, e una quota di interessi decrescente mese dopo mese. Per quanto riguarda i vantaggi, uno di questi, è sicuramente la quota di interessi, questa infatti se viene rimborsata alla fine del piano risulta più bassa, in quanto la restituzione del capitale residuo avviene più rapidamente.

Piano di ammortamento tedesco: il suo funzionamento è simile a quello francese, però ci sta da dire che prevede che venga effettuato il pagamento della quota di interessi in anticipo. Il vantaggio principale consiste nella presenta della rata costante per tutta la durata del piano finalizzato all’estinzione del mutuo.

Piano di ammortamento all’americana: esso prevede nello stesso momento la richiesta di un mutuo e di un piano di investimento. La rata fissa, è formata solamente dalla quota interessi e l’investimento consente di rimborsare le rate del mutuo.
il che riduce l’impatto degli interessi passivi del mutuo.

Il piano di ammortamento: valore ISEE e CUD

Il piano di ammortamento di un prestito dipende anche dal valore ISEE del nostro nucleo familiare e da quanto percepiamo al mese attraverso il nostro lavoro. In base a questi fattori spesso si determina un piano di ammortamento che prevede un numero maggiore di rate da pagare. Questo potrebbe essere il caso di giovani studenti, che sono regolarmente iscritti ad un’Università ed hanno una carriera brillante, e un valore di ISEE che li colloca in fascia economica molto bassa. Ma anche di casalinghe, le quali in ogni caso devono sempre presentare alcune garanzie, anche se si tratta di piccole entrate.

Conclusioni: i “giovani” prestiti

Per coloro che sono giovani, molte banche offrono piani di ammortamento vantaggiosi, come si è visto fino ad ora. Basta ovviamente avere dei semplici requisiti, spesso nemmeno troppo stringenti, per poter usufruire di diversi vantaggi, come un numero più elevato di rate con tassi di interesse più agevolati.