Come chiedere un prestito per over 60: tutte le migliori offerte nel 2024

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Solitamente la gran parte degli istituti di credito eroga finanziamenti per tutti coloro che rientrano in una fascia d’età compresa tra i 18 e i 70 anni, perciò i prestiti per over 60 hanno alcune limitazioni per ciò che concerne la durata del piano di ammortamento. Le condizioni economiche applicate sono variabili, e no mancano proposte finanziarie molto vantaggiose: in questa guida dedicata all’argomento vedremo come chiedere un prestito per over 60, quali sono le soluzioni finanziarie a disposizione, i requisiti richiesti per il loro accesso. Rispetto a un tempo le persone anziane possono vantare uno stato di salute più ottimale nel tempo, e uno stile di vita assai diverso, motivo per cui anche il mondo del credito viene loro incontro offrendo diverse opportunità di finanziamento.

Requisiti richiesti

Per richiedere un prestito over 60 si può contare sulla certezza dell’assegno previdenziale, che funge da garanzia ottimale per la richiesta di un importo: a parte alcune eccezioni come quella di mera invalidità o la pensione sociale che ha una minima troppo bassa, qualsiasi assegno previdenziale, che oggi viene gestita in via esclusiva dall’INPS dopo l’assorbimento di altri enti che servivano categorie lavorative specifiche, funge da documento di reddito ottimale. In sintesi, i requisiti richiesti per l’accesso al credito da over 60 sono semplicemente:

  • Residenza sul territorio italiano
  • Età non superiore ai 70 anni (in alcuni casi anche 75)
  • Cedolino della pensione o modulo OBIS/M dell’INPS

Ovviamente ricordiamo che la legge oggi porta il limite di età massima lavorativa per il pensionamento a 65 anni, quindi vuol dire che chi ha poco più di 60 anni può richiedere anche un prestito personale standard essendo ancora attivo dal punto di vista lavorativo, soprattutto se parliamo di importi contenuti. Ma quello che analizzeremo qui di seguito può anche essere definito semplicemente il prestito per pensionati erogato da banche e società finanziarie in Italia.

La cessione del quinto della pensione

Avendo la garanzia della pensione, il richiedente over 65 può accedere come prestito non finalizzato alla cessione del quinto, una particolare forma di prestito personale che prevede la trattenuta diretta della rata mensile di ammortamento fino a un massimo del 20 per cento dell’assegno previdenziale percepito, appunto un quinto del totale. In genere

l’ammontare massimo richiedibile non supera i 50.000 euro, e il piano di ammortamento può essere dilazionato fino a 120 rate, ossia 10 anni, per il rimborso del capitale e gli interessi correlati.

La cessione del quinto consente ad alcune finanziarie di poter erogare il finanziamento arrivando a fine rimborso anche oltre i 70-75 anni, ma in genere l’accettazione della cessione del quinto passa per la sottoscrizione di una polizza assicurativa nel caso in cui il richiedente dovesse venire a mancare.

I vantaggi

A differenza di altri finanziamenti, nella cessione del quinto viene determinata prima la rata sulla scorta dell’importo mensile percepito, e sulla base di essa i capitali erogabili. Essendo un finanziamento a tasso fisso la rata è non solo predeterminata ma identica per tutta la durata del piano di rimborso, per cui l’utente over 60 sa esattamente quanto gli viene trattenuto sulla pensione ogni mese. Tra i vantaggi indiscutibili della cessione del quinto

vi è l’alta probabilità di accettazione della domanda di finanziamento, poiché si tratta di un prestito garantito dall’ente previdenziale che accorda ogni mese l’assegno pensionistico all’utente richiedente. Per questo motivo la cessione del quinto viene erogata anche a chi ha un passato creditizio con problemi accertati, per cui rispetto ad altri prestiti personali non vi sono le medesime difficoltà nella fase istruttoria.

Aggiungiamo in ultimo come comodità per un pensionato la trattenuta diretta, che evita dimenticanze e disguidi legati ad esempio all’invio di bollettini di pagamento.

Gli elementi del contratto

Il contratto di cessione del quinto deve riportare una serie di elementi che qui di seguito elenchiamo, e che sono da ritenersi fondamentali pena annullamento della sua validità. Il contratto, che deve essere sottoscritto da entrambi i contraenti, prevede quindi al suo interno:

  • Il tasso di interesse praticato (TAN)
  • L’insieme delle condizioni finanziarie messe in atto, inclusi gli oneri in caso di mora
  • L’ammontare dell’importo erogato e le modalità del finanziamento
  • Il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate
  • Il tasso annuo effettivo globale (TAEG)
  • Descrizione in dettaglio delle condizioni analitiche secondo cui il TAEG può essere eventualmente modificato
  • L’importo e la causale degli oneri che sono eventualmente esclusi dal calcolo del TAEG
  • Le eventuali garanzie richieste
  • Le coperture assicurative

Il contratto viene poi notificato anche all’ente previdenziale che deve dare il suo via libera alla trattenuta della rata mensile di ammortamento.

Il costo della cessione del quinto per pensionati

Abbiamo visto come la cessione del quinto per pensionati risulti molto conveniente per tante ragioni: i tassi di interesse applicati, ovvero il TAN che indica gli interessi e il TAEG tutte le spese correlate, spesso vantano valori percentuali inferiori alla media di mercato, grazie alla garanzia dell’INPS. Tuttavia vi è una voce che può incidere parecchio sul costo del finanziamento, e che spesso non rientra nel TAEG ma viene conteggiato a parte: parliamo delle spese assicurative sul rischio vita,

che per i detentori di una pensione è obbligatoria, ma soprattutto presenta costi molto più elevati per i richiedenti più anziani, in maniera ovviamente proporzionale all’importo della cessione del quinto. Per poter ottenere la copertura del rischio risulta inoltre necessario godere di un buono stato di salute, con relativa certificazione: in caso contrario possono essere applicati premi rincarati o addirittura la copertura può essere rifiutata.

Prestito vitalizio ipotecario

Per gli over 60 esiste poi anche un’altra soluzione di finanziamento, il cosiddetto prestito vitalizio ipotecario, o bancario che dir si voglia. Come si evince facilmente dal nome, si tratta di un finanziamento che viene concesso agli over 60 attraverso la garanzia data dall’ipoteca su un’abitazione di proprietà. La somma che può essere richiesta varia a seconda dell’età del proprietario, e può arrivare fino al 50 per cento del valore dell’immobile stabilito da un perito della banca, per un massimo di copertura pari a 350 mila euro: le fasce di età sono così suddivise

  • 60-70 anni: 10-15 per cento del valore dell’immobile
  • 70-80 anni: 20 per cento del valore dell’immobile
  • 80-90 anni: dal 40 per cento in su a discrezione della banca

Quello che differenzia questo prestito rispetto a un mutuo, al cui confronto concede importi certamente inferiori, è che la durata del finanziamento è indefinita, pari alla durata di vita del richiedente, poiché il rimborso scatta solo alla scomparsa del soggetto intestatario del vitalizio.

Come avviene il rimborso

Alla scomparsa del soggetto finanziato scatterà il rimborso del prestito, che solitamente avviene con la vendita dell’immobile da parte della banca o degli stessi eredi al prezzo stabilito da un perito indipendente nominato dall’istituto di credito. Certo gli eredi che fossero interessati all’abitazione potrebbero anche provvedere da loro al sostanziale riacquisto rimborsando il prestito, i cui interessi sono a un tasso più elevato rispetto alla media di mercato, generalmente sopra il 4 per cento. Una volta venduta la proprietà, l’eventuale eccedenza andrà agli eredi, mentre se il ricavato non copre il credito del finanziatore l’intera somma andrà alla banca.

Per non erodere l’intero valore della proprietà, il titolare può procedere al mero rimborso degli interessi e delle spese senza capitalizzazione, in modo tale che gli eredi debbano rimborsare eventualmente il solo capitale.

Nel fare domanda di prestito vitalizio bancario sarà necessario che nel contratto siano esplicitati il capitale, le spese e gli interessi da pagare, rammentando che su tale tipologia di finanziamento vige l’anatocismo, ossia il pagamento degli interessi sugli interessi maturati.